martedì 7 ottobre 2008

Obama VS McCain: in due parole


Gli Stati Uniti, in crisi, aspettano di vedere chi siederà a presidente del loro Paese. Fare previsioni è pressoché impossibile, una vittoria di misura sembra essere l’opzione più probabile.

Barack Obama, attualmente l’unico senatore nero degli Stati Uniti (Illinois), è il candidato democratico alla presidenza USA. La parola chiave della sua campagna elettorale è “change”, cambiamento: si pone come il latore di una ventata di novità positive: è contrario alla guerra in Iraq e pensa di gestire in modo diplomatico i rapporti con l’Iran. Carente in politica estera, ha cercato di compensare questa sua “mancanza” scegliendo come vicepresidente Joe Biden, esperto in materia.

McCain ha dalla sua il grandissimo svantaggio di essere repubblicano: lo scontento raccolto da Bush durante gli ultimi otto anni è enorme e ciò rischia di compromettere irrimediabilmente il senatore dell’Arizona. Per cavarsi d’impiccio McCain prende le distanze dagli errori politici di Bush in Iraq, da Guantanamo, dalle politiche ambientali e promette di cancellare l’uso della tortura.

Si pone come un personaggio estremamente forte, richiama spesso il suo passato da militare e sceglie come vicepresidente -e difende a spada tratta- Sarah Palin, chiacchierata governatrice dell’Alaska.

Il recente dibattito televisivo ha illuminato chiaramente la situazione di sostanziale parità tra i due candidati: entrambi i candidati sembrano trovarsi d’accordo sui buoni risultati ottenuti negli ultimi due anni dal generale Petreus in Iraq, sulla condanna del “comportamento aggressivo” tenuto dalla Russia quale “minaccia per la pace” e sull’appoggio al piano di risanamento economico da 700mld $. Inoltre, elemento fondamentale per l'elettorato americano, l'immagine trasmessa dai due candidati è continuamente offuscata dalle reciproche accuse di inadeguatezza: McCain indica Obama come impreparato, inesperto e incapace di governare l’America e rapportarsi col mondo, Obama presenta McCain come radicato nel passato e mero continuatore delle fallimentari politiche di Bush.

Valentina Vecchio

Pubblicato da Midori.. alle 11:51:00 PM |
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