martedì 7 ottobre 2008

Messenger, amori ed estetica handmade

Un articolo per il giornalino della scuola.

Sono qui davanti allo schermo, mentre qualcuno mi "trilla" su messenger, e mi viene naturale aprire un nuovo file di word. Chiudo Msn, e sono tutta per carta e penna... O meglio, schermo e tastiera. E come presentare il nuovo giornalino Manzoniano?

Dovrei forse trattare un argomento serio, per questa prima uscita, ma stasera proprio non riesco a concentarmi su temi di attualità o su altri argomenti importanti. Perché, diciamocelo, dopo una dozzina di conversazioni su messenger non ti resta che andare a letto e pensare a tutto ciò che ti è toccato comunicare tramite la chat. Sì, insomma, non riesci a dire tutto quello che vuoi, ognitanto ti capita addirittura di abbreviare le parole all'inverosimile, chiedere tre volte "come stai?" a una persona e dimenticarti di inserire la punteggiatura nelle frasi che in tutta fretta scrivi, magari ascoltando anche la musica. Ma va bene, chissene frega di messenger.

Questa sera continuo a pensare a una cosa banalissima: come ci cambia l'amore. Ci rende diversa la visione del mondo, ci fa pensare che infondo la vita è bella, ci fa sperare, ci fa sentire più ottimisti (perché, come dice il vecchio della pubblicità, l'ottimismo è pur sempre il profumo della vita), ci rende felici. Hmm, perdonatemi se scrivo il mio primo articolo su un argomento tanto scontato, ma quando sei innamorata..

Io, che sono una persona davvero molto pessimista, mi trovo totalmente cambiata. Se un mese fa ero ansiosa, addirittura paranoica, adesso mi sembra di averci le lenti degli occhiali rosa di Barbie di quando avevo cinque anni. Ciò che fa strano in tutto questo, è che anche quando sono preoccupata sorrido. Sì, sorrido. Sorrido perché so che è l'amore che mi fa quest'effetto. So che la mia gelosia è in realtà ingiustificata, perché alla fine anche lui è cotto marcio; so che anche se non mi dice quanto mi ama sempre non mi devo preoccupare; so che se non mi cerca quotidianamente è inutile arrabbiarsi, perché, dì, è fatto così. First of all (eh insomma!, siamo in un liceo linguistico, o no?) viene il motorino, poi gli amici ed io. Ah bèh, almeno so di stare simpatica agli amici. Ma anche alla madre. Mi ricordo della nostra prima telefonata (io che cerco lui a casa sua). Chiedo alla madre se c'è in casa, lei che mi riconosce e mi chiede, oh benedetta ragazza, come sto e se suo figlio "fa il bravo". Tutto regolare, rispondo.<<>> <<>>
Che noia, direte, l'ennesimo articolo modello commedia romantica americana. Ma dài... Alla fine il nostro giornalino sarà una cosa per ragazzi. Prometto che ci saranno anche cose più serie rispetto alla lettura di una ragazza piena d'amore che si ricorda la sua prima telefonata con il fidanzatino. Lo prometto, davvero. Però premetto che non me ne occuperò io. Eheh.

Mi è stato chiesto di scrivere qualcosa, e ho sentito che scrivendo di getto avrei potuto risultare meno costruita e noiosa. Bene, credo il mio spazio all'interno di questo giornale è terminato, e vi prometto che la prossima volta non parlo d'amore... Il peggio che vi potrà capitare è la relazione sulla maschera che sto testando in questo momento sulla mia faccia... Tutta naturale, eh. Miele e Limone. Una cosa tremenda, visto che mi viene da leccarla tutta (e tecnicamente sarei a dieta). Via, Lettori, io vò.

Fate tutti i compiti e leggete il nostro giornalino! :P

CherryBlossomGirl.

Pubblicato da Midori.. alle 11:43:00 PM |
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