mercoledì 22 ottobre 2008

Crisi delle banche?

Mi scuso in anticipo per il linguaggio da chiodi, censurato da Word per questioni di immagine ma sempre meglio di cazzotti, sputi e champagne in Parlamento.
Le energie alternative esistono e sono efficienti. Omar Friedleifsson dell'Iceland Geosurvey è responsabile del IDDP (Iceland Deep Drilling Project), un progetto che permette tuttora all’ Islanda di sfruttare il calore del magma dei vulcani e delle dorsali per produrre energia pulita. Il 90% delle case islandesi è riscaldato con questo sistema. Ovviamente solo nelle regioni vulcaniche il cui sottosuolo presenta camere magmatiche in via di raffreddamento è attuabile questa forma d’energia. L’Italia è fra questi, insieme a Giappone, USA e Nuova Zelanda. L’ENEL dichiara d’essere leader assoluto in geotermia, in altre parole la suddetta forma di calore. Sarà, ma allora dove sono i centri di ricerca italiani che stanno portando l’Islanda ad essere il paese più ecologico entro il 2010? Perché sembra che in Italia l’unica risorsa per ottenere energia autonomamente sia il nucleare?

E’ evidente che la politica italiana ha un impatto ambientale devastante, ma invisibile, poiché la retorica e la stampa manipolata dalla stessa politica prendono per pazzo chiunque pensa ai rischi ed ai danni ambientali delle scorie. Ciò mi fa “arrabbiare molto”, dovrebbe essere così anche per voi, visto che stiamo subendo passivamente la legalizzazione di sistema che non si cura degli altri sistemi circostanti (Il Cavaliere atto IV).

Dicono che tra 50 anni ci saranno catastrofi, innondamenti, ecc... Tutte balle. Succedono già adesso nelle regioni insulari del pacifico che non trovano l’appoggio delle potenze ONU in merito all’emergenza clima; cioè rispettare perlomeno il protocollo di Kyoto(1997), limitando le emissioni di gas serra. Massì, tanto chissenefrega se qualche povero sfortunatello da qualche parte perde tutti i suoi averi a causa delle inondazioni. Non son mica fatti miei. “Per Dindirindina”, è solo questione di tempo. Il tempo di cui ha bisogno l’Artico per sciogliersi. Si è ristretto a tal punto che per la prima volta nella storia dell’umanità lo si può circumnavigare. Diciamoci la verità: siamo nella “cioccolata”, ora, la distrazione del momento è la crisi delle banche. Una crisi prevedibile se si considera che personaggi considerati trascinatori dell’economia, come Marco Tronchetti Provera siano in realtà tra i più indebitati al mondo. “E chissenefrega” se già adesso più di 150.000 di persone in Bangladesh e chissà quante nel Pacifico, rischiano di perdere tutto per colpa dei nostri scarichi. Peccato, se le potenze occidentali non si atterranno alle norme ambientali rischieranno di scomparire in modo un poco goffo, annegate da sole.

Alberto Fasolato
Pubblicato da Midori.. alle 6:55:00 PM |
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